Sebbene l’olio crescesse spontaneo in Italia, i Romani impararono a coltivarlo dai Greci che lo introdussero nelle colonie in Calabria e Sicilia intorno al 5° sec. a.C.
L’olio prodotto fu dapprima usato come balsamo, poi per uso alimentare.
Nel 1° sec. d.C. molti autori latini parleranno dell’olio. Se per le olive da mensa i Romani si recavano nella zona del Piceno, l’olio migliore veniva da TIBUR, l’attuale Tivoli, dove la presenza di un estesa coltivazione è anche testimoniata dall’esistenza della corporazione dei “capulatores” cioè degli addetti al travaso dell’olio.
L’olio LOLLI, è prodotto dagli olivi che crescono sui terreni ove ancora oggi si possono ammirare le vestigia della Villa Adriana, costruita dall’imperatore Adriano tra il 115 ed il 135 d.C. Gli alberi disegnati nella pianta della villa realizzata da G.B. Piranesi sono in gran parte discendenti degli olivi piantati in epoca romana.
Il fondo della proprietà Lolli occupa parte del territorio su cui sorgeva la villa di Adriano, l’olio prodotto deriva dall’insieme di molte ed antiche varietà di olive, alcune delle quali conosciute e famose già in epoca romana per la bontà dell’olio con esse ottenuto.
L’olio LOLLI è prodotto solo con olive raccolte a mano dall’albero e trasportate in tempi brevissimi al frantoio. È proprio la velocità con cui le olive vengono lavorate a garantire il mantenimento delle caratteristiche originarie del prodotto.
L’olio, stoccato in contenitori di acciaio inox in ambienti a temperatura costante, dopo un periodo di naturale decantazione, viene imbottigliata senza alcuna operazione di filtraggio per far si che si mantengano inalterati gusto e aroma..
